Gli umbri si rivolgono al Corecom per le controversie con compagnie telefoniche.
Tra servizi addebitati non richiesti, abbonamenti con il trucco, connessioni a singhiozzo ed errori negli elenchi telefonici, sono circa 3.700 le persone che nel corso del 2017 hanno deciso di rivolgersi al “Comitato regionale per le comunicazioni”. Un servizio semplice e con tempi relativamente brevi, sono infatti 30 i giorni per risolvere un’istanza, anche se a volte i tempi di allungano a causa delle resistenze degli operatori.
Il Corecom, guidato dal sociologo Marco Mazzoni, ha sfornato un totale di 112 delibere, ed è andato in archivio con un totale di 2.928 conciliazioni per un totale di 664 mila euro di risarcimenti. Le 387 controversie hanno invece reintrodotto nelle tasche dei cittadini del Cuore Verde d’Italia circa 536 mila euro.
Il sistema è basato su una vera e propria tabella dei rimborsi che viene applicato alle imprese sbadate o in cattiva fede. Per ogni giorno di ritardo sulla portabilità del numero sono 5 euro, per un qualsiasi errore di indicazione nell’elenco telefonico 200, e per ogni giorno in cui si ritarda l’attivazione di un servizio sono 7,50 euro.