Sarà dunque l’ex assessore comunale perugina a sedere ufficialmente e senz’altra contestazione sulla sedia di consigliere regionale. Lo ha deciso questa mattina la Suprema Corte di Cassazione, rigettando il ricorso presentato da Giuseppe Biancarelli dopo che il riconteggio delle schede gli aveva tolto il seggio, assegnandolo appunto a Carla Casciari.
La Cassazione ha dunque deciso che a dover restare nell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria sia una volta per tutte Carla Casciari, esponente del Pd ed ex vice presidente della Regione, assistita dagli avvocati Mario Rampini e Roberto Baldoni. Niente da fare per l’eugubino Giuseppe Biancarelli, che era entrato a far parte del Consiglio subito dopo le elezioni del 2015 con la lista “Umbria più Uguale“. A Biancarelli, assistito dai legali Mario Bruto Gaggioli Santini e Alberto Zito, il quale aveva fatto ricorso alla Corte dopo che Tar e Consiglio di Stato avevano dato ragione a Casciari, ora spetterà anche pagare le spese legali: 5.000 euro di spese di giudizio e 200 euro per esborsi oltre accessori di legge e spese forfettarie.
Si conclude dunque così un iter durato fra ricorsi e controricorsi oltre un anno.