I magistrati perugini guidati da Raffaele Cantone hanno lavorato in questi mesi nel massimo riserbo
L’inchiesta sui presunti accessi abusivi con le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette coinvolge il sostituto procuratore Antonio Laudati ed il tenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano, in servizio allo stesso ufficio. Landi, in passato responsabile del servizio Sos (Segnalazioni operazioni sospette), sarebbe accusato di accesso abusivo a sistemi informatici e banche dati, in concorso con Striano.

Il coinvolgimento dei due personaggi sarebbe avvenuto dopo la denuncia del Ministro Guido Crosetto effettuata alle autorità competenti a seguito notizie pubblicate, riguardanti la sua precedente attività professionale. Nell’indagine sarebbero coinvolti numerosi altri personaggi.
Il titolare della Difesa attraverso la stampa ha spiegato che si tratta di “un tentativo di condizionare la composizione del nuovo governo attraverso l’acquisizione illecita e la diffusione strumentale di notizie false per attaccarmi. A parte la grave fuga di notizie, mentre l’indagine è ancora in corso, che rischia di inficiare il grande lavoro fatto prima dalla procura di Roma e ora da quella di Perugia”.
Ed ha concluso “considero gravissimo che pezzi dello Stato possano aver lavorato deliberatamente per indebolire le istituzioni e perseguire interessi evidentemente opachi. Attendo fiducioso gli accertamenti della magistratura su questa torbida vicenda”.

Gli accertamenti sono mirati a stabilire da chi e per quali motivi siano state utilizzate le informazioni.
I magistrati perugini guidati dal procuratore Raffaele Cantone hanno lavorato in questi mesi nel massimo riserbo trattandosi di un’indagine complessa e volta a capire che cosa si nascondeva dietro gli incontrollati accessi alla banca dati delle ‘Sos’.
Tra le personalità oggetto della ricerca ci sono attuali esponenti del governo come i ministri Francesco Lollobrigida, Marina Elvira Calderone, Gilberto Pichetto Fratin e Adolfo Urso e i sottosegretari Andrea Delmastro e Giovanbattista Fazzolari. Ma anche Marta Fascina, parlamentare di FI e ultima compagna di Silvio Berlusconi, e Olivia Paladino, compagna di Giuseppe Conte. Anche Matteo Renzi compare tra gli oggetti delle ricerche, così come Marco Carrai. Digitati pure i nomi di persone estranee al mondo della politica, come Fedez o, nel 2021, l’allora presidente della Juventus Andrea Agnelli, l’allenatore Massimiliano Allegri e il calciatore Cristiano Ronaldo, oltre al presidente della Figc Giuseppe Gravina. Altri nomi che compaiono negli accessi sono quelli dell’ex parlamentare (oggi in carcere) Denis Verdini, dell’ex presidente della Camera Irene Pivetti, dell’avvocato Piero Amara, dell’imprenditore-editore Francesco Gaetano Caltagirone.
Gli indagati
L’inchiesta, guidata da Raffaele Cantone riguarda una quindicina di persone tra cui otto giornalisti, tra questi tre del Domani, a cui viene contestato il concorso nell’attività abusiva.
I politici e gli altri nomi nel dossier
Da quanto riportano alcuni quotidiani, tra le personalità oggetto della ricerca ci sono attuali esponenti del governo come i ministri Francesco Lollobrigida, Marina Elvira Calderone, Gilberto Pichetto Fratin e Adolfo Urso e i sottosegretari Andrea Delmastro e Giovanbattista Fazzolari. Ma anche Marta Fascina, parlamentare di FI e ultima compagna di Silvio Berlusconi, e Olivia Paladino, compagna di Giuseppe Conte. Anche Matteo Renzi compare tra gli oggetti delle ricerche, così come Marco Carrai. Digitati pure i nomi di persone estranee al mondo della politica, come Fedez o, nel 2021, l’allora presidente della Juventus Andrea Agnelli, l’allenatore Massimiliano Allegri e il calciatore Cristiano Ronaldo, oltre al presidente della Figc Giuseppe Gravina. Altri nomi che compaiono negli accessi sono quelli dell’ex parlamentare (oggi in carcere) Denis Verdini, dell’ex presidente della Camera Irene Pivetti, dell’avvocato Piero Amara, dell’imprenditore-editore Francesco Gaetano Caltagirone.