I lavoratori delle ex Novelli ieri sera hanno diffuso un messaggio publico in cui affermano “Siamo stati costretti allo sciopero a oltranza: chiediamo alle istituzioni e a tutti gli organi preposti di fare quanto in loro potere per salvaguardare i diritti dei lavoratori”.
Da mesi la nuova proprietà tenta di licenziare molti operai ed ora si è pervenuti alla decisone di epurare 33 persone -con un numero ridotto – sui 79 esuberi complessivi e per i quali non si sono raggiunti accordi con la nuova proprietà dei fratelli Greco.
I lavoratori hanno spiegato “Alziamo la voce per chiarire alle istituzioni, alla famiglia Greco e a tutti i cittadini del territorio ternano e della regione Umbria le ragioni che ci hanno costretti a intraprendere la dolorosa decisione di uno sciopero ad oltranza. Dopo l’acquisizione da parte della famiglia Greco con la promessa del mantenimento dei livelli occupazionali iniziano a susseguirsi in sede istituzionale proposte che partono esclusivamente da tagli pesantissimi e inaccettabili del costo del lavoro e dell’occupazione e che propongono piano industriale privo dei requisiti fondamentali per la sua concreta realizzazione, fino ad arrivare ieri a una rottura della trattativa che sembra insuperabile. Nell’ultimo comunicato la proprietà annuncia che procederà in modo da arrivare quanto prima al raggiungimento degli obiettivi occupazionali ritenuti indispensabili. Questo significherà 79 licenziamenti senza le garanzie di tutte le tutele previste per la salvaguardia dei lavoratori. Ancora più inaccettabile, dato che la Alimentitaliani, essendo società neo costituita può avere accesso a tutti gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge. Inoltre non sono chiare le proposte contrattuali anche per coloro che saranno chiamati a proseguire l’attività lavorativa, data la già dichiarata intenzione di esternalizzare i servizi amministrativi e commerciali ad una società terza”