E’ fissata per il 18 settembre la nuova asta che dovrà decretare le sorti della discoteca di Ponte Pattoli Red Zone, vale a dire di quello che è stato il tempio del divertimento.
Come riporta oggi Il Corriere dell’Umbria, si tratta del quinto tentativo in due anni. Il primo tentativo risale al febbraio 2018: si partiva da una base di un milione e 200 mila euro ma nessuno si era fatto vivo. La seconda asta a settembre, 960 mila euro e poi ancora il 14 dicembre, 768 mila euro e ancora solo silenzio. Il 10 maggio del 2019 il prezzo era dimezzato: si ripartiva da 614 mila euro. Zero offerte.
La verità è che nessuno vuole lo storico locale, abbandonato dopo il fallimento e ora irriconoscibile. Calcinacci in fondo alle scale, pareti scrostate, squarci sul dancefloor e tutto intorno degrado tanto da diventare oggetto di proteste da parte dei residenti della zona. Così, adesso, si arriva a una cifra ridicola, 300 mila euro e questo potrebbe attrarre qualche grande società immobiliare per una riconversione dell’area. Difficile, soprattutto in questo momento, pensare a una nuova discoteca.
Il locale di Casa del Diavolo toccò negli anni Novanta l’apice della notorietà. La sua storia inizia il 7 dicembre del 1989, un mese dopo la caduta del Muro di Berlino e si intreccia con quella di tanti uomini e donne che da tutta Italia arrivavano in Umbria alla ricerca di una serata all’insegna della musica e della trasgressione. Fino alla chiusura dello stabile, nel 2015, dopo il fallimento della società che gestiva la discoteca.