Nel 2018, rispetto a un anno prima, la crescita dell’export risulta positiva per tutte le ripartizioni territoriali italiane ma l’Umbria ha fatto meglio di molte altre regioni, a parte le isole che hanno messo a segno un importante +12,2%.
L’Umbria con un eccellente +8,7% lo deve soprattutto alle acciaierie di Terni che sfornano prodotti di qualità superiore rispetto alla concorrenza.
In dettaglio il Nord-est fa +4,3%) e il Nord-ovest +3,4%, segue il Sud +2,5% ma soffre il Centro con appena +1%. Lo rende noto l’Istat aggiungendo che nel quarto trimestre 2018 si stima ci sia stato una crescita congiunturale delle esportazioni per il Centro +3,9% e per il Nord-est +2,5%, un lieve calo per il Nord-ovest -0,4% e una più marcata flessione per il il Sud e Isole -5,7%.
Nell’intero 2018, tra le regioni più dinamiche all’export, da segnalare il Molise +46%, Calabria +15,9%, Valle d’Aosta +9,1% e, come dicevamo, Umbria +8,7%.
Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance positive di Milano, Asti, Brescia, Firenze, Siracusa, Bologna e Piacenza.