L’uomo è indagato oltre che per gli atti persecutori, anche per essersi introdotto nell’abitazione della donna rubandole password e credenziali
Un comandante di polizia locale in un comune del Casertano perseguitava la ex compagna, anche lei poliziotta operante in provincia di Perugia, dopo la fine della relazione.
Il Gip del tribunale di Perugia ha emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento nei confronti di un 46enne, comandante della polizia locale di Cellole, in provincia di Caserta, indagato per atti persecutori, danneggiamento, seguito da incendio ed accesso abusivo a sistemi informatici nei confronti della ex compagna, anche lei poliziotta operante in provincia di Perugia, dopo la fine della relazione.
L’uomo è indagato oltre che per gli atti persecutori, anche per essersi introdotto nell’abitazione della donna rubandole password e credenziali e per averle incendiato l’auto.
L’incendio avvenuto all’alba di domenica 12 marzo, che aveva distrutto una Cinquecento, una Twingo e danneggiato un’altra auto, quella della compagna, aveva subito fatto pensare al dolo, anche perché un testimone aveva visto un uomo allontanarsi a bordo di una vettura intorno alle 4,30 del mattino.
Sul fatto hanno indagato i carabinieri di Ponte San Giovanni sotto il coordinamento della procura e tutto ha portato a focalizzare l’attenzione sul comandante della polizia locale di Cellole, e i risultati immediati sono stati che l’uomo è stato fermato sulla E45 a bordo della stessa auto vista dal testimone e che l’analisi delle celle agganciate dal suo cellulare pongono esattamente a Ripa.
Dietro a tutto questo ci sarebbe il movente della gelosia.
La storia d’amore tra colleghi era nata un anno fa, ma sempre caratterizzato da un atteggiamento persecutorio, dettato da una gelosia ossessiva che non ha fatto altro che generare nella compagna un fortissimo stato d’ansia.
Ieri mattina i carabinieri hanno perquisito su delega della procura di Perugia tanto l’abitazione del comandante quanto l’ufficio del Comune di Cellole. Il gip del tribunale di Perugia ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna e di applicazione del braccialetto elettronico.