A quanto sembra si era auto-inflitta più coltellate al braccio davanti al marito che ha subito chiamato i soccorsi
Una donna perugina di origini moldave, di 34 anni, è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale di Terni in codice rosso con una ferita molto profonda al polso sinistro, tanto da rischiare l’uso della mano e del braccio.
A riportare la notizia è il quotidiano ‘Il Messaggero‘ con un articolo a firma di Umberto Giangiuli.
Per soccorrerla è stata una corsa contro il tempo da un’abitazione a Collazzone. A quanto sembra si era auto-inflitta più coltellate al braccio davanti al marito che ha subito chiamato i soccorsi, per poi, una volta ricoverata essere sottoposta ad una delicata operazione che ha fatto uso della strumentazione di microchirurgia in dotazione al Santa Maria.
L’intervento durato 4 ore si è concluso nel migliore dei modi tanto che la paziente è in già buone condizioni psicofisiche e presto sarà dimessa.
L’equipe che ha eseguito l’intervento era composta oltre che dal chirurgo Giuseppe Mosillo, dall’anestesista Alessio Maccaglia, dalla strumentista di sala Roberta Seconi e dall’infermiere di sala operatoria Massimiliano Conti. La donna ora sta migliorando giorno dopo giorno tanto che è considerata fuori pericolo e ha recuperato anche l’uso della mano.
Nel frattempo sono state avviate dai carabinieri di Perugia le indagini per accertare cosa abbia provocato il gesto della donna e per questo è stato ascoltato il giovane marito, che è stato il primo a chiamare i soccorsi ed evitare che la moldava potesse morire dissanguata.