Una di quelle vicende di cronaca che non vorresti succedano mai e che risulta sempre difficile affrontare solo con un semplice automatismo procedurale anche per chi, per lavoro, viene messo di fronte a certe realtà con alta frequenza.
“Questo non è amore”, è proprio il caso di dirlo, non è solo uno slogan, un motto che la Polizia di Stato ha lanciato da tempo nelle proprie campagne di sensibilizzazione, formazione ed informazione, questo non è amore è il pensiero, l’impulso, l’immediata prima sensazione che i poliziotti della Questura di Perugia hanno vissuto.
Il Personale della Squadra volante è stato allertato da una richiesta di immediato intervento a causa della presenza di una povera donna vittima di violenza domestica e dei suoi bambini in tenera età.
Violenze queste espresse senza alcuna forma di scrupolo le quali hanno costretto la donna a vivere in una spirale fatta di costrizioni, botte ripetute ed un costante dialogo dell’uomo basato su offese continue e sgretolamento della personalità e della dignità della vittima.
Tutto è stato causato dalla semplice richiesta della donna rivolta al proprio compagno di svolgere alcune pratiche burocratiche inerenti i due figli minori.
Questa semplice domanda ha fatto andare su tutte le furie il compagno, nonché padre dei due bimbi il quale, inferocito dalle parole della compagna, ha cominciato ad inveire contro di lei urlandole che l’unica persona in grado di prendere decisioni sarebbe stato lui e che lei si doveva limitare a chiedere il permesso per qualsiasi cosa dovesse fare.
La donna ha quindi riferito all’uomo che si era già impegnata nel prendere un appuntamento e lui avrebbe dovuto comportarsi da compagno e marito responsabile.
A queste parole, il soggetto si è scagliato contro la vittima, rovesciandole addosso una vera e propria scarica di pugni.
Il pianto improvviso dei bimbi è riuscito a placare le ire dell’uomo, consentendo alla donna di poter ricorrere alle cure mediche presso l’Ospedale.
Una volta terminati gli accertamenti sanitari da parte dei medici del Pronto Soccorso, la vittima ha chiesto aiuto al Posto Fisso della Polizia di Stato presso l’Ospedale dove si sono attivate tutte le procedure del caso per garantire una immediata tutela della donna e dei minori.
Arrivati all’appartamento, gli agenti hanno trovato all’interno i due bambini ed i familiari della vittima e, grazie all’opera di continua mediazione degli Agenti, è stata ristabilita la calma.
I poliziotti sono così riusciti ad aiutare la donna a recuperare tutto il materiale necessario per sé, ma soprattutto per i due bimbi, come latte, pannolini e prodotti specifici.
Una volta fuori dall’appartamento, la giovane madre con al seguito i suoi piccoli, ha cominciato a dimostrare un po’ di serenità, dovuta dalla scomparsa di quel sentimento di paura che non l’abbandonava un solo attimo.
Per salvaguardare l’incolumità della donna e dei suoi bambini, gli agenti della Squadra Volante sono riusciti a trovare una struttura idonea che potesse accoglierli, mentre una poliziotta della squadra si è momentaneamente presa cura dei piccoli.
L’aguzzino è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria competente.