“Abbiamo predisposto un piano di rafforzamento dei controlli anti Covid 19”, lo ha annunciato l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, dalle colonne del Corriere dell’Umbria. La dsecisone restrittiva è stata presa a seguito dei nuovi casi di contagio di importazione,vberificati in Umbria, come ad esenmpio il caso di 18 Frati di Assisi provenienti da vari Paesi e ancora il fatto di un 62enne di Orvieto giunto in Umbria dall’Albania con il Covid19, ed infine il caso della giovane mamma tornata da una località marittima con il Virus.
In particolare- si legge- “non sono previsti divieti, ma un monitoraggio puntuale di chi arriva da fuori regione sia nei luoghi di accoglienza religiosi e laici, che in aeroporto, stazioni ferroviarie e bus. Faremo test rapidi anche on the road con l’aiuto dell’Unità speciali di continuità assistenziali”.
Verrano predisposti test rapidi per le persone che arrivano in Umbria dai Paesi a rischio, e più esattamente: Malta, Romania, Albania e Croazia, ma anche di Belgio, Spagna e Francia.
Verranno inoltre intensificati i controlli in aree strategicche per gli arrivi :aeroporto, stazioni ferroviarie e dei bus etcc, non tralasciando i luoghi e le comunità religiose.