Un altro nome è sato aggiunto dalla magistratura toscana nella lista degli indagati, oltre al titolare della ditta Diving che ha fornito le bombole ai tre sub umbri morti alle isole delle Formiche; si tratta di un suo collaboratore che forse ha materialmente provveduto a riempire le bombole della micidiale miscela
in cui era presente, oltre all'ossigeno, il letale monossido di carbonio. Il pubblico ministero Stefano Pizza, che si occupa del caso, terminate tutte le indagini tecniche, sentirà ancora una volta i due per verificarne le specifiche responsabilità nella morte di Fabio Giaimo, Enrico Cioli e Gianluca Trevani. Tra l'altro non è chiaro come mai la miscela mortale abbia colpito solo il gruppo umbro e non gli altri sette sub che si sono serviti delle stesse bombole per le immersioni.