La protesta al Mariotti musicale va avanti: la DS sblocca le lezioni di strumento in presenza ma vieta gli studenti di restare a scuola nell’intervallo tra le lezioni della mattina e quelle del pomeriggio.
La circolare con la “buona” notizia arriva mercoledì mattina intorno alle 10,30 e i genitori e gli studenti della sezione Musicale del Liceo Mariotti possono constatare che la denuncia alla USR prima e il presidio simbolico di martedì mattina hanno “sortito l’effetto” per restare in tema operistico. Si tratta tuttavia di una vittoria parziale perché la circolare apparentemente liberatoria si rivela ben presto una mela avvelenata.
“Quella incassata ieri è stata una vittoria importante – commenta Valoroso – le chat erano bollenti e molti genitori inviavano vocali in cui la voce era rotta da un pianto di gioia. Ma questa è solo la prima tappa di un percorso teso a riportare la democrazia, la trasparenza e la partecipazione in una scuola che per troppo tempo – sia prima che dopo l’inizio della pandemia – è stata chiusa alla comunità, sorda alle richieste di genitori e studenti, cieca di fronte al disagio crescente, insensibile alle continue richieste di dialogo, alle proposte di collaborazione. E che la musica non sia cambiata lo si legge tra le righe del comunicato con cui si annuncia l’inizio delle lezioni di strumento in presenza negando però ai ragazzi la possibilità di essere accolti in un locale della scuola nell’intervallo tra le lezioni mattutine e quelle pomeridiane. Senza dare alcuna motivazione. Perché i ragazzi non possono restare al sicuro nella scuola in attesa della loro lezione di strumenti individuale?”.
La battaglia va avanti quindi e questa mattina i genitori del Musicale hanno inviato una formale richiesta di chiarimenti alla DS del Mariotti prof.ssa Giuseppina Boccuto e dott.ssa Antonella Iunti, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale. E questa volta, oltre alle firme dei genitori del Musicale ci sono anche quelle dei rappresentanti dei genitori nel Consiglio d’Istituto.
Martedì mattina Antonella Valoroso, docente giornalista e attivista impegnata da mesi con PAS (Priorità alla Scuola) Umbria era andata manifestare pacificamente insieme con due attivisti di PAS Umbria sul piazzale del Liceo Perugino, ma la DS Boccuto non ha ritenuto opportuno riceverli e, temendo forse l’arrivo di pericolosi terroristi malintenzionati, ha fatto trovare loro sul posto due agenti della Digos. A quel punto Valoroso ha deciso di improvvisare una protesta canora intonando l’aria di Rosina dal “Barbiere di Siviglia” di Rossini e quella della “Tosca” di Puccini.
“Le lezioni di strumento riprenderanno il prossimò lunedì – conclude Valoroso – abbiamo quindi tre giorni di tempo per farci sentire. Non è accettabile che ragazzi minorenni vengano lasciati in strada. Le lezioni di un Liceo Musicale iniziano alle 8 di mattina e terminano nel tardo pomeriggio senza soluzione di continuità. La scuola pubblica deve garantire accoglienza e vigilanza. A dirla tutta dovrebbe garantire anche il servizio mensa, ma questa, è un’altra battaglia da fare”.