A un mese esatto dall’inizio delle contestazioni – uno tsunami di proteste partite con l’oramai famoso esposto firmato da 116 genitori degli alunni e delle alunne della sezione musicale del Liceo perugino – sono in molti a chiedersi come andrà a finire quel “caso Mariotti” che ha occupato piazze reali e piazze virtuali e che ha prodotto cronache e chiacchiere in questo singolare maggio perugino. Negli ultimi trenta giorni se ne sono viste di tutti i colori: dalle proteste cantate alle lettere all’Ufficio Scolastico Regionale per mettere in evidenza disservizi e irregolarità che non riguardano soltanto l’anno appena trascorso ma un periodo ben più lungo nel quale al Liceo Mariotti si sono un po’ alla volta estinti diritti e opportunità: i laboratori di teatro, le settimane autogestite, i corsi pomeridiani di jazz, le notti del Liceo Classico, l’orchestra del liceo, i corsi di preparazione per le certificazioni linguistiche, i progetti di alternanza scuola lavoro, il diritto di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. L’elenco è stato già fatto, e non è il caso di ripeterlo per intero ancora una volta.
Poi sono arrivate le “lettere di supporto”: la prima da parte dei 13 docenti del Liceo che si sono arrogati il diritto di parlare a nome di tutti gli altri, la seconda da parte di due politici locali -prontamente ribattezzati B&B sulla pagina Facebook che anima la protesta- che hanno ritenuto opportuno esprimere le loro opinioni senza neanche di informarsi adeguatamente su questioni e fatti decisamente complessi.
Qualche piccolo passo in avanti c’è stato sul fronte dell’indirizzo Musicale del Liceo con la ripartenza delle lezioni in presenza e il riconoscimento del diritto di poter restare a scuola in attesa delle lezioni pomeridiane per studentesse e studenti del Musicale. Ma i nodi da sciogliere sono ancora tanti. Lo strappo tra Liceo Mariotti e Conservatorio di Perugia, una rottura determinatasi a causa della rescissione unilaterale della Convenzione voluta dalla DS prof.ssa Giuseppina Boccuto e votata dal Consiglio d’Istituto in carica nel giugno 2020, è ancora da ricucire. E anche se il Direttore del Conservatorio “F. Morlacchi”, M° Luigi Ciuffa, ha già fatto sapere che ai diplomandi dell’attuale classe 5M verranno garantiti pieni diritti, il futuro di tutti gli altri ragazzi e ragazze del musicale è ancora in forse.
L’USR di Perugia, dal canto suo, sembra più interessato a temporeggiare (o a perdere tempo?) che a incontrare le parti per trovare soluzioni condivise. Da un primo confronto, quello dello scorso 14 maggio, con i rappresentanti d’istituto dei genitori -una riunione dalla quale furono esclusi i rappresentanti del Musicale utilizzando per l’ennesima volta la foglia di fico dell’emergenza pandemica- non è a tutt’oggi venuto fuori niente di concreto. Un nuovo incontro, sempre con i rappresentanti d’istituto, è stato convocato per il 27 maggio. Due dei quattro rappresentanti d’Istituto hanno già fatto sapere alla direttrice dell’USR, dott.ssa Antonella Iunti, che non potranno partecipare per impegni lavorativi improrogabili. Chissà se a questo punto all’USR di Perugia ci sarà posto per accogliere almeno un paio di rappresentanti del Musicale?
Anche le rappresentanze sindacali hanno già avuto, secondo quanto riferito da fonti attendibili, un primo incontro ‘informale’ con la dott.ssa Iunti, ma la data dell’incontro ‘ufficiale’ non è stata ancora fissata. Viene davvero da pensare che la dott.ssa Iunti voglia guadagnarsi l’appellativo di “temporeggiatrice”, come quel Quinto Fabio Massimo che provò a fiaccare la tempra di Annibale evitando il confronto diretto con l’esercito del grande generale punico.
Nel frattempo, dopo la lettera/monologo pubblicata sul sito della scuola lo scorso 9 maggio, la DS Boccuto ha finalmente deciso di “invitare” tutti i rappresentanti dei genitori a un incontro in modalità online che si terrà il prossimo venerdì 28 maggio alle 18:30. Scopriremo presto se si tratterà di un ennesimo monologo o se i genitori avranno modo di far sentire le proprie voci.
Quello che è certo e che la pagina https://www.facebook.com/mariottimusicaleunofficialfanpage è diventata il punto di raccordo di una comunità sempre più determinata ad andare avanti per portare fino in fondo la propria battaglia per riportare diritti, democrazia e collegialità nella loro casa: la scuola pubblica italiana.