I primi risultati dell’esame autoptico sul corpo del dottor Stefano Brando, deceduto a 62 anni a causa dell’infezione da Covid-19, hanno rivelato che il medico sarebbe morto in seguito ad una grave polmonite bilaterale che ha portato all’arresto cardiaco.
L’autopsia è stata effettuata durante la giornata di ieri, martedì 1 dicembre, e ha visto la partecipazione di consulenti tecnici scelti dalla Procura di Perugia, tra cui il medico-legale Antonio Oliva, l’anatomo patologo Vincenzo Arena e Andrea Arcangeli, rianimatore (e medico del Papa).
Nonostante le cause del decesso siano compatibili con gli effetti della malattia, la Procura continua ha sequestrato le cartelle cliniche del medico scomparso e ha ottenuto le registrazioni delle telefonate al 118, per far luce sul caso.
Al momento, nel fascicolo aperto dal procuratore capo Raffaele Cantone e dall’aggiunto Giuseppe Petrazzini si ipotizza il reato di omicidio colposo contro ignoti.