Il consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia comunica agli iscritti la delibera dell’OCF del 04 marzo con la quale è stata proclamata l’astensione da tutte le attività giudiziarie, in ogni settore della Giurisdizione, per il periodo di quindici giorni con decorrenza dal 6 marzo 2020 e fino al 20 marzo 2020 e lascia alla discrezionalità ed alla sensibilità di ciascuno ogni opportuna decisione in merito.
Nella delibera si legge: “Si coglie l’occasione per informare i Colleghi che, in ottemperanza alle Linee Guida condivise tra il Ministero della Giustizia ed il Consiglio Nazionale Forense per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, i Capi degli Uffici Giudiziari hanno adottato, anche a seguito della sollecitazione del COA e di successivi incontri, i provvedimenti organizzativi, già pubblicati sul sito web. In ogni caso, il Consiglio dell’Ordine, nel confermare la propria disponibilità, informa gli iscritti di aver invitato i Capi degli Uffici Giudiziari del Circondario a condividere ogni ulteriore soluzione volta a fronteggiare l’emergenza epidemiologica in atto, nonché ad adottare ogni più opportuna iniziativa a tutela della salute degli operatori della giustizia e dei cittadini, valutando anche l’eventuale ipotesi di sospensione temporanea dell’attività di udienza”.
Intanto anche il tribunale di Perugia prende precauzioni per garantire la “corretta gestione del rischio sanitario” connesso alla diffusione del Coronavirus (Covid 19).
Da ieri mattina è comparso un avviso firmato dalla presidente della sezione Penale di via XIV Settembre con alcune disposizioni atte a non creare sovraffollamenti nei corridoi e nelle aule di giustizia dove si svolgono quotidianamente i processi.
Gli avvisi, che riportano le date del 3 marzo invitano “le parti processuali ad attendere il proprio turno d’udienza nelle apposite sale d’attesa”. Il fine è quello è di evitare di sovraffollare le aule dove si svolgono i dibattimenti pubblici e preservarne, per quanto possibile, “lo stato di igiene e di salubrità”. Stesso discorso vale per tutti qui utenti che devono accedere negli uffici di cancelleria del tribunale, disponendo che “siano fatti entrare uno alla volta”, e invitati ad attendere il proprio turno “tenendosi ad opportuna distanza da coloro che li precedono” per non creare affollamento nei corridoi.