Altri 20 perugini andranno a processo per aver fatto affari sporchi con la ’Ndrangheta.
I nuovi indiziati si vanno ad aggiungere i 23 arresti effettuati il 12 dicembre scorso, venti in carcere e tre ai domiciliari, e al sequestro di beni per 10 milioni di euro. L’indagine continua e dunque i magistrati di Catanzaro, guidati da Nicola Gratteri, e gli investigatori della sezione Criminalità organizzata della squadra mobile di Perugia hanno portato alla luce altri elementi che contestano agli indagati, a vario titolo, le accuse di associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e occultamento di armi clandestine, estorsione, minacce, violenza privata e associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di reati di natura contabile o economico-finanziaria che avevano come obiettivo frodi ai danni del sistema bancario.