L’uomo avrebbe avuto rapporti con esponenti della ‘Ndrangheta in Emilia. La GdF gli sequestra 148mila euro
C’è anche un perugino di 58 anni tra gli imprenditori indagati in tutta Italia con l’accusa di aver movimentato un giro di fatture false con Salvatore Muto e Domenico Cordua, condannati a 15 e 16 anni di carcere perché considerati esponenti della ‘Ndrangheta in Emilia Romagna.
All’imprenditore, che è finito nell’inchiesta coordinata dal gip di Bologna assieme ad altri 76 imprenditori, la Guardia di Finanza contesta fatture false per un ammontare di 343mila euro da cui avrebbe recuperato Iva per 148mila euro.
L’operazione delle Fiamme Gialle, che ha interessato le province di Reggio Emilia, Ferrara, Fermo, Forlì, Lodi, Mantova, Modena, Parma, Pisa, Torino, Verona e Perugia, appunto, ha portato alla esecuzione di 27 misure cautelari reali, per complessivi 2,5 milioni di euro,