Si è svolto nella sede dell’arcivescovado di Perugia il tradizionale incontro del cardinale Gualtiero Bassetti con i giornalisti e gli operatori dei media, in occasione dell’annuale festa del loro santo patrono Francesco di Sales.
All’incontro, promosso dall’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali in collaborazione con la sezione umbra dell’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana), sono interventi anche il presidente dell’Ordine regionale dei Giornalisti Roberto Conticelli e il consigliere dell’Ordine nazionale Gianfranco Ricci.
Quello con l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve è un appuntamento sempre molto sentito e partecipato, vissuto come occasione di dialogo aperto e di scambio di opinioni anche su temi sociali tra il pastore della Chiesa perugino-pievese e quanti svolgono un lavoro delicato e non sempre facile, quello di raccontare i fatti che fanno la storia dell’uomo e del cristiano. Nell’occasione è stato anche presentato il tema del messaggio “‘Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria’ (Es 10,2). La vita si fa storia” scelto da Papa Francesco per la 54ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebrerà il prossimo 24 maggio.
Il presule ha voluto presentare ai giornalisti perugini il prossimo evento Cei dal titolo: “Mediterraneo, frontiera di pace”, in programma a Bari dal 19 al 23 febbraio, che «vedrà riuniti i vescovi delle nazioni affacciate sul grande mare per proporre insieme percorsi di riconciliazione fra i popoli».
Bassetti ha evidenziato una cosa importante: «Quello che accomuna il prete al giornalista è il fatto di essere una persona capace di distinguere fra ciò che è buono e meno buono, fra ciò che è giusto e ciò che è velenoso e per questo è importante che sia ricco di valori che guidano le sue scelte e la sua vita».
«Il giornalista – ha evidenziato il cardinale – diventa la voce se ha un discernimento anche degli ultimi, dei poveri e di chi non ha voce. Chi non ha voce da chi può ricevere la possibilità di essere sostenuto? E un giornalista ha anche questo ruolo: un grido buono, un annuncio buono per il futuro».