La conferenza dei capigruppo ha deciso all’unanimità di calendarizzare per giovedì 11 febbraio la discussione in consiglio comunale della mozione di sfiducia firmata da 10 consiglieri, di cui sette eletti in maggioranza, contro il sindaco di Spoleto Umberto De Augustinis. La conferenza dei capigruppo alla fine, sempre all’unanimità, ha concordato di portare prima in consiglio, ossia il 4 febbraio, il Piano regolatore generale e poi votare la sfiducia.
Intanto, però, De Augustinis ha accolto in Comune i quattro consiglieri del Partito democratico (Erbaioli, Laureti, Lisci e Trippetti), mentre avrebbe avviato contatti con le altre due esponenti di opposizione che non hanno firmato la sfiducia (Renzi di Ora Spoleto e Bececco di Spoleto popolare).
Tutto questo induce a supporre un rimpasto di giunta, coi consiglieri eletti che non entrerebbero in giunta, ma indicherebbero assessori loro espressione.
Sulla questione i consiglieri comunali del Pd non si sono ancora pronunciati, a buon intenditore è sufficiente prendere spunto dalla dura nota che stigmatizza la decisione della giunta Tesei di prorogare fino al 30 aprile l’ospedale di Spoleto in struttura Covid.