di Francesco Castellini
A Todi sabato 30 settembre si è vissuta un’intensa giornata dedicata al ricordo dell’imprenditore Franco Todini.
Alla tavola rotonda hanno partecipato ospiti illustri come Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, Giuliano Amato, giudice della Consulta, Ivan Scalfarotto, sottosegretario al Mise, e Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia.
Una targa in memoria di Todini è stata scoperta ai Giardini Oberdan.
Due i momenti al teatro Comunale: la consegna della 30/a borsa di studio ingegner Franco Todini e la presentazione del libro dedicato allo stesso imprenditore tuderte, “Costruirò le strade del mondo”, a cura di Anna Mossuto, direttore del Corriere dell’Umbria.
Un libro che ha fatto un po’ da filo conduttore a tutta la cerimonia.
Proprio perché Anna Mossuto ha fatto di questo volume un contenitore perfetto, dove una raccolta di foto di famiglia e le numerose preziose testimonianze dirette delle persone che lo hanno conosciuto, sono in grado di far emergere bene il carattere e la personalità di un uomo che, pur partendo da umili origini, è riuscito a creare un piccolo impero, con ricadute positive su Todi, ma anche su tutta la sua terra umbra, il luogo da cui non si è mai allontanato e che tanto ha amato.
“Il mio yacht è l’azienda agricola perché il mio mare sono le colline umbre”, amava rispondere Franco a chi gli chiedeva di raccontare i suoi sogni e i suoi desideri.
Franco Todini, nato a Quadro, frazione di Todi, il 23 ottobre 1933, si è spento il 30 aprile 2001 all’ospedale Gemelli di Roma. Il cavaliere del lavoro aveva 67 anni e a partire dalla fine degli anni Cinquanta ha contribuito a costituire un gruppo attivo in 13 settori, con 51 società e 3.000 dipendenti.
“Raccontare Franco Todini – scrive Anna Mossuno nella presentazione – è stato un viaggio emozionante… La sua è stata una vita incredibile, un padre affettuoso e presento, come lo ricordano i figli Luisa e Stefano, un marito esemplare con Maria Rita Clementi… Questo libro lo vuole ricordare attraverso gli occhi e il cuore di chi lo ha conosciuto, apprezzato, stimato e amato, quindi la sua famiglia, i suoi dipendenti e i suoi innumerevoli amici… Una serie di testimonianze ne descrivono l’immensa umanità e le indiscusse qualità imprenditoriali… Queste pagine vogliono essere un omaggio alla famiglia, a chi ha avuto la fortuna di incontrarlo e ne serba un amorevole pensiero, e a chi non ha potuto conoscerlo perché di lui e della sua impresa rimanga sempre traccia”.