Buoni spesa per famiglie in difficoltà. Il Comune di Perugia ha fissato i criteri per erogare le risorse assegnate alla città (876mila euro).
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Il contributo verrà assegnato con priorità a chi non è assegnatario di sostegno pubblico e comunque ai nuclei familiari più colpiti dall’emergenza Covid-19. L’importo sarà erogato in unica soluzione e andrà in base ai componenti del nucleo familiare (1 persona 200 euro, 5 o più persone 600 euro).
Da oggi è possibile fare richiesta scaricando il modulo nel sito del Comune, da compilare e inviare via mail a BonusSpesaCovid19@comune.perugia.it oppure comune.perugia@postacert.umbria.it. Sono disponibili anche numeri telefonici (075.5772995 – 075.5773544 – 075.5773540 – 075.5772997 – 075.5772990) per chi non può usare internet. A seguito dei controlli (in sinergia con la guardia di finanza) sulla veridicità delle autodichiarazioni, i buoni saranno inviato al domicilio del cittadino richiedente. «Questa misura si aggiunge a quelle che il Comune ha continuato a garantire ai cittadini in stato di bisogno sia direttamente che attraverso il terzo settore», spiega l’assessore Edi Cicchi (Welfare). L’acquisto dei generi alimentari potrà essere effettuato negli esercizi che saranno individuati nell’elenco pubblicato nel sito del Comune.
«Ancora una volta Perugia si sta dimostrando generosa, tant’è che stiamo raccogliendo disponibilità di donazioni che andranno a incrementare l’ammontare delle somme destinate per i buoni spesa». L’ha scritto ieri via social il sindaco Andrea Romizi nel commentare il piano sui buoni spesa. Fra chi si fa avanti, vari supermercati e alimentari della città che si stanno organizzando per mettere a disposizione dei cittadini ulteriori risorse per fare la spesa. La lista delle attività è in via di aggiornamento. «Per un sindaco è importante sapere che i cittadini sono in prima linea nel supportare chi è più in difficoltà. La solidarietà è un segnale bellissimo che racconta meglio di qualunque parola il valore della nostra comunità», ha scritto Andra Romizi, ricordando che in questa delicata fase «i nostri servizi sociali direttamente con i buoni pasto e attraverso la rete Caritas e Cri non hanno mai smesso di soddisfare le necessità dei cittadini più fragili».
Sul tema solidarietà alimentare la Lega, con una nota di Simone Pillon, Lorenzo Mattioni, Alessio Fioroni e Luigi Pecchioli propone «di dare priorità a cittadini italiani o residenti da almeno 10 anni nel Comune».
Ieri il Comune ha stabilito anche misure per attività commerciali, artigianali e associazioni, concentrandosi sugli immobili di proprietà concessi in locazione.
Sono previste, a seconda dei casi, riduzioni sul canone annuo di concessione/locazione, dilazioni per la regolarizzazione di eventuali morosità, una riduzione del contributo dovuto dalle associazioni.
Misure «ispirate ai principi dell’equità e del buon senso», hanno detto gli assessori Cristina Bertinelli (Bilancio) e Clara Pastorelli (Commercio).