Trecentomila euro per aver subito un grosso danno di immagine dall’essere stato detenuto per una settimana agli arresti domiciliari nel 2005 nell’ambito del caso della morte di Francesco Narducci.
Come riporta oggi il Corriere dell’Umbria, è questa la cifra che l’avvocato Alfredo Brizioli ha chiesto per aver subìto l’ingiusta detenzione nell’ambito del caso riguardante il medico perugino.
Brizioli, accusato tra l’altro di occultamento di cadavere e falso, è stato assolto in via definitiva.
Nel 2014 infatti il legale dichiarò di rinunciare alla prescrizione e chiese una discussione nel merito.
Scelse la strada del rito abbreviato e venne assolto da tutte le accuse con la formula “perché il fatto non sussiste”.