Le indagini sul caso Rosi, il giovane di buona famiglia che ha ucciso la moglie Raffaella Presta, sono arrivati in dirittura di arrivo.
La Procura di Perugia potrebbe dare il via al processo non appena ricevuti gli esiti del Ris effettuati sul fucile con cui Francesco, in preda all'ira di gelosia, in un attimo di incosciente follia uccise la moglie con due colpi secchi esplosi dal suo fucile da caccia.
Gli avvocati difensori Luca Maori e Donatella Donati, all'avvio del processo potrebbero chiedere per il loro assistito il giudizio con il rito abbreviato.
Nel frattempo è noto che tra il 3 ed il 4 Gennaio, Rosi avrebbe tentato di strozzarsi in carcere, utilizzando una giacca arrotolata al collo sino a soffocare, atto ripetuto anche il giorno successivo, utilizzando una camicia. Tutto questo malgrado é tenuto in isolamento e sotto costante sorveglianza dalla polizia penitenziaria.