Con l’ordinanza 39 del 14 maggio 2018 il sindaco di Magione Giacomo Chiodini ha disposto la rimozione di venti manifesti pubblicitari dell’associazione “pro vita” affissi per quindici giorni nel territorio comunale da parte della Parrocchia San Giovanni Battista di Magione.
E’ il primo caso che si registra in Umbria, dopo le polemiche a livello nazionale e l’avvio delle ordinanze dello stesso tenore a partire da quella della sindaca di Roma Virginia Raggi.
«Si è ritenuto opportuno dare, così come in altri luoghi d’Italia, un segnale rispetto ad una campagna dai toni cruenti, volutamente urtanti, che ledono la sensibilità delle donne che hanno vissuto la drammatica esperienza di un aborto».
«Manifestare le proprie idee è sacrosanto – conclude Chiodini – purché le modalità della comunicazione non siano finalizzate a creare allarme, tramite un messaggio eccessivamente aggressivo».
Ma al di là di tutto occorre ricordare che questa legge difende il diritto delle donne a scegliere se interrompere la gravidanza, nel rispetto di quanto stabilisce una legge dello Stato, confermata dal voto di un referendum popolare.