Un’azienda collegata alla folignate Oma Tonti ha realizzato un drone leggero di appena 25 kg con autonomia di volo di 24 ore, e l’ha presentato al salone aeronautico di Parigi con tante aspettative per prezzo e potenzialità.
L’azienda aeronautica di Foligno partecipa a quasi tutti i programmi aeronautici internazionali (dall’F-35 all’Eurofighter, dai jet di Airbus a quelli di Boeing, dall’Atr al Superjet, a diversi elicotteri) ed ora ha realizzato un prototipo tutto suo: il Rapier X-25 con un’apertura alare di circa 4 metri e può essere lanciato da un veicolo militare in movimento o da un sistema a catapulta pneumatica.
“Abbiamo l’aspirazione di fare un velivolo che con 25-30 kg ha le stesse prestazioni di macchine più pesanti fino a 150 kg e che costano molto di più. È un investimento di 10 milioni. Un prodotto realizzato al 100% da Oma”, spiega il presidente e amministratore delegato di Oma, Umberto Nazzareno Tonti. Il direttore del programma Sky Eye è l’ingegner Massimo Lucchesini, già a.d. di Aermacchi e direttore generale di Alenia Aermacchi, ora d.g. di Oma e amministratore delegato della start up Sky Eye Systems. È Lucchesini che ha concepito il progetto e lo ha portato in Oma. Il programma è partito nel marzo di due anni fa. La struttura del velivolo è in fibra di carbonio, del peso di 7 kg, la capacità di carburante è fino a 10 kg, il motore è australiano, pesa da 3,2 a 6 kg secondo la configurazione, poi c’è il sensore per rilevare le immagini. Tutto incluso nei 25 kg della macchina che ha già volato.
“L’obiettivo è sviluppare una famiglia di nuovi velivoli senza pilota, fra i 25 e i 50 kg, grazie a personale altamente qualificato, per lo più ingegneri aerospaziali, per ridurre i tempi per approdare sul mercato”
Tra i velivoli concorrenti ci sono gli israeliani, la Elbit ha lanciato l’Hermes che pesa 50 kg, inoltre c’è lo ScanEagle di Boeing.