Un pluripregiudicato marocchino, residente a Umbertide, riusciva ad importare hashish e cocaina da Spagna e Lazio. La banda muoveva denaro per centinaia di migliaia di euro
La guardia di Finanza ha esguito ordinaze cautelari nei confronti di cinque cittadini di origine marocchina, residenti in provincia di Perugia, Ancona e Pesaro Urbino e due italiani, uno di origini campane, residente a Città di Castello e l’altro di origini romagnole residente a Misano Adriatico. Secondo le indagini il protagonista dell’organizzazione è uno dei marocchini, pluripregiudicato, residente a Umbertide, che riusciva a importare hashish e cocaina da Spagna e Lazio.
Le indagini – riferisce la Procura – sono state condotte “mediante avanzate tecniche di intercettazione telefonica e ambientale e con l’utilizzo di sistemi di localizzazione satellitare che, unitamente ai più tradizionali servizi di appostamento, osservazione e pedinamento, hanno permesso di delineare l’operatività di un gruppo criminale dedito al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti”.
Le fiamme gialle hanno sequestrato 2,5 chili di droga nascosti in zone di campagna e destinata alle aree di Perugia, Alta valle del Tevere, province di Rimini e di Pesaro Urbino.
Le forze dell’ordine hanno trovato anche un’agenda contenente appunti scritti in arabo, con tracce della contabilità e con flussi finanziari per centinaia di migliaia di euro e gli acconti percepiti e dei saldi ancora da riscuotere, tali documenti metterebbero in luce la stabilità dei rapporti esistenti tra il principale indagato e i suoi “collaboratori.