Il soggetto è stato portato nel carcere di Mammagialla, a Viterbo
In carcere un 53enne di Orte, accusato di tre colpi nelle Marche e della tentata rapina nel ternano.
Ad Acquasparta la rapina in banca fallì per l’intervento dei carabinieri, che lo identificarono e localizzarono i due complici in una struttura ricettiva della zona.
Il soggetto è stato portato nel carcere di Mammagialla, a Viterbo, con l’accusa di essere palo e basista di altre tre rapine messe a segno nelle Marche, con un bottino da 300mila euro, e di quella tentata ad Acquasparta.
Le delicatissime indagini dei carabinieri consentirono di identificare il 53enne, ora finito in cella, e i due complici, che aveva preso in affitto una camera in una struttura ricettiva della zona.
L’accusa del gip di Ancona è di aver partecipato a quattro colpi messi a segno tra settembre 2022 e gennaio 2023 ai danni delle banche di Grottammare e San Benedetto, Camerano ed Acquasparta, colpo però fallito.
Le indagini dei carabinieri hanno messo in evidenza il ruolo dell’uomo nella preparazione dei colpi, come basista e come palo, occupandosi degli aspetti logistici.
Denunciati altri quattro, per l’accusa i complici dell’uomo. Decisive le indagini dei carabinieri di Terni legate alla rapina fallita ad Acquasparta.
Le indagini dei carabinieri dopo la prima rapina nell’anconetano consentirono di individuare tra i probabili responsabili il 53enne di Orte che, nel frattempo, era sospettato di aver preso parte al tentato assalto alla banca di Acquasparta. Ora la chiusura dell’indagine e l’arresto dell’uomo.