Ben 11 milioni di euro in arrivo per la Valnerina grazie ai fondi europei, statali e regionali, per lo sviluppo delle aree interne, finalizzati allo sviluppo di servizi essenziali, ma anche alla promozione del territorio, in una zona caratterizzata da omogeneità e compattezza ma dove c'è un basso tasso di prodotti Igp, un alto tasso di ricettività turistica ma basso di presenze.
È il profilo dell'area tracciato dal dirigente regionale Lucio Caporizzi durante il convegno che ha aperto la 14esima edizione di Fior di Cacio, a Vallo di Nera. Ad essere interessati dalla misura sono 14 Comuni, sia nella Valnerina perugina che ternana (Norcia, Cascia, Preci, Cerreto di Spoleto, Sellano, Vallo di Nera, Sant'Anatolia di Narco, Monteleone di Spoleto, Poggiomodo, Scheggino, Ferentillo, Arrone, Montefranco e Polino).
Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Vallo, Agnese Benedetti, che ha ricordato come la Valnerina, per via delle sue caratteristiche di lontananza dai servizi essenziali, è stata compresa dalla Regione tra le tre aree interne dell'Umbria. “C'è già un dossier – ha ricordato – che ha fatto seguito ad un incontro tenutosi a Norcia nel novembre 2014, siamo qui per riprendere quel discorso”. A moderare il convegno è stato il giornalista di Rai Parlamento Carlo Bravetti, che ha scelto di abitare a Vallo di Nera. Ad entrare nei dettagli del programma regionale, con numeri e i dati sugli studi già effettuati, è stato il dirigente della Regione Umbria Lucio Caporizzi. Sui 22 milioni in campo a livello regionale per le aree interne, ha evidenziato, ne sono stati destinati 7,18 per la Valnerina, a cui se ne aggiungono altri 3,8 statali. Tra le criticità evidenziate, su cui occorre lavorare, c'è “il basso tasso di riconoscimento di prodotti Igp, un gap che va colmato. Vi è invece un'alta ricettività turistica, con un tasso superiore alla media regionale, con 309 posti letto ad abitante, ma allo stesso tempo un tasso di presenze turistiche più basso”. Tra le problematiche, ovviamente, quelle infrastrutturali ed informatiche, ma anche quelle scolastiche, che vedono classi con un basso numero di alunni e tanti docenti a tempo determinato.
Ad entrare nel vivo delle esigenze del territorio è stato Nicola Alemanno, sindaco di Norcia, Comune capofila nel programma delle aree interne per la Valnerina: “Questo territorio è stato abituato nella propria storia a resistere, al terremoto, allo spopolamento, praticando concretamente l'unione tra le varie amministrazioni, ma dove ci sono, ad esempio, difficoltà nel garantire un livello minimo essenziale sui servizi sociali”. È stata quindi la volta del commissario della Comunità montana della Valnerina e sindaco di Ferentillo, Paolo Silveri, che ha ripercorso la storia del territorio, la differente situazione tra i Comuni del perugino e quelli del ternano, tracciando poi i suoi punti di forza, come le bellezze architettoniche e paesaggistiche. “Abbiamo bisogno di aiuto – ha detto – per realizzare progetti che abbiano effetti duraturi negli anni a venire, come ad esempio un progetto turistico che riguardi l'intera valle del Nera, per realizzare il quale però occorrono degli esperti che ci aiutino”.
È entrata nel vivo del programma delle aree interne, invitando ad “entrare rapidamente nella fase operativa e nella partecipazione con i soggetti del mondo delle imprese e del lavoro”, la presidente della Regione Catiuscia Marini. “Non è comunque – ha spiegato la governatrice – che noi improvvisamente accendiamo il riflettore su quest'area, c'è dietro il lavoro fatto nel corso degli anni. Penso all'attuale situazione dell'intero patrimonio edilizio, dei beni culturali, della riqualificazione urbana, che è così grazie anche ad una serie di strumenti che hanno fatto di un'emergenza una risorsa. Penso a quello che negli anni si è sviluppato nella promozione turistica: significa che su questo punto ci si è creduto, ci sono stati investimenti pubblici e privati, sono state colte opportunità di programmazione, anche europee, messe in campo in passato. Qui ci sono realtà che hanno usato programmazione dei Piani di sviluppo rurale negli ultimi 15 anni. L'obiettivo ora è quello di legare questo programma anche ad altri, per aggredire le debolezze dell'area interna, sapendo che ciò che costruiamo non sta solo negli 11 milioni complessivi a disposizione. La strategia di questo programma chiama infatti ad una coprogettazione. Il primo punto sarà quello di aggredire il tema dei servizi, ovviamente nell'ottica di una integrazione con il piano sanitario e il piano sociale regionale. Sarà molto prezioso – ha concluso – un ragionamento specifico che superi anche una standardizzazione che abbiamo avuto anche all'interno della Regione”.
Tra le curiosità emerse durante la mattinata, il progetto che vede in campo il Politecnico di Vienna, grazie al Comune di Arrone, che ha studiato un'idea di sviluppo per la Valnerina che verrà presentata in Austria nelle prossime settimane.
Novità di quest'anno sarà il concorso fotografico sui social network: tutti sono chiamati a postare le proprie foto più belle scattate a Vallo di Nera con l'hashtag #FiordiCacio.