Ci sono dei dolori che possono provocare fratture insanabili.
La perdita della moglie è stata per un settantenne perugino un evento così insopportabile da farlo cadere in uno stato depressivo dai risvolti violenti. Ne hanno fatto le spese i familiari che da un po’ di tempo a questa parte si erano ritrovati a trattare con una persona completamente diversa da quella che fin lì avevano conosciuto. Dal giorno del grave lutto si erano accorti che molte cose non andavano più come prima e a farli insospettire erano soprattutto le bollette dell’acqua e della luce che rimanevano inspiegabilmente impagate.
Alle richieste del perché di tale strano comportamento il settantenne ha cominciato a rispondere con le minacce e perfino con gesti incontrollati. Sono dunque partite le denunce per percosse e minacce, fino a che non è dovuta intervenire la Polizia che in una perquisizione avvenuta nella sua abitazione ha rinvenuto armi, peraltro già segnalate dagli stessi familiari dell’uomo. Al settantenne sono stati prelevati due fucili, sette coltelli, un’ascia e 300 cartucce legittimamente detenuti. Ma gli è stata trovata anche una pistola e un fucile mai segnalati all’autorità di pubblica sicurezza. L’uomo è stato dunque denunciato per detenzione abusiva di armi e per percosse e minacce nei confronti dei suoi familiari. Dai riscontri effettuati è stato inoltre rilevato che l’uomo, proprio a partire dai giorni del lutto, aveva manifestato sintomi di gioco d’azzardo compulsivo, tanto che in pochi mesi aveva dilapidato un patrimonio in particolare con le videolottery.