Nella giornata di ieri la città di Perugia è tornata alla ribalta delle cronache internazionali per ricordare il decennale dell’omicidio di Meredit Kercher su cui, malgrado le assoluzioni definitive di Raffaele Sollecito e Amanda Knox, rimangono molti dubbi ed un unico colpevole, Rudy Guede.
Il giovane continua a scontare la sua condanna a 16 anni di reclusione per essere stato l’unico degli accusati ad avere scelto, nella difesa il rito abbreviato, dopo avere ammesso di essere stato presente nella casa del delitto negando di avere ucciso Meredith. Il nostro giornale non ha voluto partecipare a questo evento che ancora una volta danneggia l’immagine della nostra città.
Ci limitiamo a documentare le reazioni di Raffaele Sollecito che ha inviato un messaggio nel sito personale di Papa Francesco in cui scrive “vorrei avere metà della sua forza”.
In un altro post il giovane ingegnere pugliese ha dichiarato “Progettavo di studiare game development in Irlanda – ha scritto ancora su Twitter l’ingegnere informatico pugliese -, invece, dopo qualche giorno mi accusarono di un omicidio che neppure sognerei mai”.
Amanda Xnox, da anni rientrata negli Stati Uniti, ha invece affermato “Ci sono persone che pensano che io non debba avere il diritto di piangere Meredith, persone che credono, ma non è vero, che io abbia avuto a che fare con il suo omicidio” e che pensano “che la mia personale battaglia con la giustizia abbia fatto dimenticare Meredith.”. Amanda ha poi aggiunto “queste persone pensano che io e Meredith siamo indissolubilmente legate e che non sia giusto che io non abbia perso nulla, mentre lei ha perso tutto, ma si sbagliano”.