Amanda Knox, intervistata in Norvegia in un programma radiofonico, ha annunciato di voler tornare in Italia. “Ho ancora una relazione complicata con l’Italia, ma tornerò presto”, ha detto la Knox che ha raccontato la sua versione su quanto successo a Perugia nel 2007, quando fu uccisa Meredith Kercher, delitto del quale fu accusata con Raffaele Sollecito e il cittadino ivoriano Rudy Guede. Knox e Sollecito furono assolti in Cassazione, Guede è stato condannato in via definitiva con rito abbreviato.
Durante l’intervista Knox ha parlato del processo, dei quattro anni di carcere italiano e su come è stata la sua vita al ritorno negli Stati Uniti, dopo la scarcrazione del 2011. La donna, che ha 31 anni, ora si è fatta portavoce delle persone condannate ingiustamente e prende parte alla serie tv “The Scarlet Letters Report”. A Oslo Amanda Knox ha detto di avere intenzione di tornare in Italia nel prossimo futuro, ma ha aggiunto che per farlo deve essere in pace con se stessa.
“Ho ancora una relazione complicata con l’Italia – ha dichiarato -, ma non la odio. Se ho imparato qualcosa da questa esperienza, è che le persone vengono ingiustamente condannate ovunque. Parlo ancora facilmente italiano. Ho amici italiani, ma tanti italiani pensano ancora che io sia colpevole. Pensano ancora che io sia “Foxy Knoxy” e una puttana”.
“Per questo so che il ritorno sarà traumatico. Sono andata a vedere un film italiano a Seattle qualche tempo fa. Parlavano in dialetto napoletano. L’unica volta che ho sentito napoletano, ero in prigione. Mi batteva forte il cuore e sono dovuta uscire dal cinema”, ha spiegato Knox con la voce tremante