Un numero del “Corriere dello Sport-Stadio” da non perdere, quello in edicola oggi, venerdì 16 dicembre.
In primo piano l’inchiesta: “Il sogno di Perugia firmato Santopadre, l’obiettivo si chiama Serie A”, dove, nel servizio firmato Xavier Jacobelli il presidente del Grifo si racconta: «Io sono un romano che ama Perugia sin da quando ero ragazzo… Quando sono entrato in società, alle spalle c’era appena stato un fallimento e la vittoria in serie D… Dalla D alla lotta per la A il passo non è stato breve. Il segreto per arrivare sin qui? Parlare chiaro ai tifosi, sempre. E i tifosi del Perugia sono di categoria super».
Ma Santopadre ha parole buone anche per l’allenatore: «Bucchi è giovane, Bucchi è un debuttante in serie B, Bucchi è l’uomo che fa per noi e non lo dico solo per i risultati. Bucchi è un grande lavoratore, è uno che arriva alle 9 in sede e se ne va soltanto dopo nove-dieci ore. Mi piace la sua filosofia di calcio e mi piace come allena la squadra. Dove sta scritto che un calciatore debba allenarsi due ore al giorno e poi staccare la spina? Qui lavoriamo tutti ed è giusto che i giocatori si adeguino. Lo faccio, lo fa Goretti, un direttore tecnico che sta bruciando le tappe, lo fa il nostro direttore generale Mauro Lucarini, lo fanno tutti quelli che operano nel Perugia».