di Bruno Di Pilla – Altro che pìetas cristiana! Troppi implacabili giustizieri, con una quantità impressionante di morti ammazzati, s’aggirano sugli schermi televisivi di tutto il mondo, in pellicole allegramente acquistate, per un pugno di dollari, dagli Stati Uniti d’America, Paese quasi monopolista nella produzione di film in cui serpeggia un’inaudita violenza. Hanno un bel dire Papa Francesco e gli stessi Pastori evangelici di quella Nazione che sarebbe necessario un provvidenziale “repulisti” di armi vendute a chiunque senz’alcun preventivo controllo. Parole al vento, purtroppo.
La verità è che, proprio laddove dovrebbero primeggiare i valori della tolleranza e dell’integrazione fra gruppi etnico-religiosi differenti, ancor oggi esistono paurose discriminazioni tra bianchi e neri, nonché intollerabili diseguaglianze economiche, attualmente aggravate dalla pandemia dilagante.
Con questi preamboli, come stupirsi della crudeltà dell’agente che soffoca senza scrupoli un malcapitato ragazzo di colore, oppure delle periodiche stragi d’innocenti provocate qua e là, in scuole, uffici e supermercati, da folli individui armati fino ai denti? E dove sono finiti gli accorati appelli alla fratellanza di Abraham Lincoln e Martin Luther King? Per quanto riguarda noi italiani, dovremmo ogni giorno effettuare un’adeguata cernita dei programmi televisivi, eliminando a priori i film in cui vengono proiettate scene barbariche e popolate da attori che si compiacciono d’inondare di sangue ed ignobili nefandezze le loro interpretazioni.
Tuttavia, a parte le libere scelte del cittadino, non vanno taciute le gravi responsabilità dei programmisti-registi (e dei proprietari) di quei canali tv che pervicacemente insistono nel proporre spettacoli indecenti specie in prima serata, sotto gli occhi di bimbi e minorenni cui non possono che nuocere efferati omicidi e distruzioni dei “rambo” di turno. Si salvano solo RAI 1 e TV 2000?