Il tribunale dì Milano ha fissato per l’autunno l’udienza per i proprietari che avevano lasciato i preziosi in deposito negli istituti di credito perdendo buona parte dei propri soldi in quanto il valore era gonfiato.
Quindi anche i risparmiatori umbri, che sono diverse centinaia, potranno richiedere i diamanti finiti nel fallimento della Idb: crac di una delle due società di intermediazione coinvolte nell’inchiesta delle fiamme gialle, unendo al danno la beffa.
Questa ennesima truffa che ha visto invischiati anche molti vip, con la complicità di noti istituti di credito, registra l’impegno della Federconsumatori che si è detta disposta ad aprire delle le trattative con gli istituti di credito per riavere indietro il valore del diamante acquistato.
La speranza per i risparmiatori che si riesca superare almeno l’80% di quanto versato ma la vicenda dovrebbe essere una lezione per chi cerca guadagni facili senza farsi assistere da gente esperta del settore.
Inoltre sarebbe bastato farsi stimare i diamanti acquistati da un orefice per capire che si trattava di una truffa.
Bisogna poi capire come mai gli organismi preposti a tutela dei consumatori e sul controllo degli istituti di credito non abbiano approfondito per tempo la liceità di tali offerte a risparmiatori sprovveduti.