Per i pm perugini avrebbe ricevuto denaro e “alte utilità” da un imprenditore che riforniva di materiale e farmaci la struttura da lui diretta
Antonino Appignani, 75enne ex primario di Chirurgia pediatrica del Santa Maria della Misericordia, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione. Secondo la Procura di Perugia avrebbe ricevuto somme di denaro e altre utilità da un imprenditore che abitualmente riforniva la struttura da lui diretta di farmaci e presidi medico-chirurgici.
Inoltre viene anche accusato di aver falsamente attestato la propria presenza in servizio allo scopo di percepire indebitamente circa 7.200 euro per reperibilità mai effettuate. Secondo i magistrati perugini, nel periodo 1° gennaio – 31 maggio 2017, Appignani “si segnava negli specchi delle reperibilità di ogni mese sia preventivi che i consuntivi, come secondo reperibile nell’arco notturno di ogni martedì, mercoledì e giovedì”, di fatto, però, imponeva ai suoi colleghi di sostituirlo in caso di necessità. Infine, prima di inviare alla Direzione gli specchi definitivi di reperibilità, secondo la Procura “modificava i file Excel dei turni cancellando i nominativi dei medici che quel giorno erano stati segnati come secondo reperibile inserendovi il proprio”.