L’accusa è di lesioni personali stradali gravissime, fuga del conducente e violazione del Codice della strada
E’ certo che Il giovane ventenne trovato il 20 Gennaio in un fosso che costeggia la strada 444, nelle vicinanze della stazione di Gualdo Tadino, lungo via Sandro Pertini, nell’area che collega il centro commerciale Portanova alla zona di Cerqueto, è stato investito. Il suo ritrovamento da parte dei carabinieri avvenne grazie ad un passante che dette l’allarme.
Dopo i primi accertamenti degli operatori del 118 il ragazzo venne trasportato all’ospedale di Perugia in codice rosso:la cartella clinica del ventenne aveva confermato un trauma cranico che causò un’emorragia interno;, il femore rotto; un un principio di ipotermia causata della notte trascorsa al gelo.Iil ventenne risulterebbe ancora ricoverato e sotto osservazione medica.

All’epoca dei fatti venne ordinata un ‘indagine che ora vede indagata una donna per aver causato l’incidente ed essere poi fuggita senza prestare soccorso. Gli investigatori hanno rintracciato l’auto che ha causato l’incidente in una carrozzeria di Gualdo Tadino: una Fiat Panda appartenente ad una folignate di 53 anni. La donna è indagata dalla Procura della Repubblica di Perugia con l’accusa di lesioni personali stradali gravissime, fuga del conducente e violazione del Codice della strada: interrogata dal magistrato, ha dichiarato di essere stata lei e solo Lei alla guida del mezzo. Il pm ha ordinato il sequestro del suo cellulare.
Il magistrato vuole fare piena luce sulla dinamica dell’incidente ed ha nominato i consulenti tecnici, l’ingegner Alessandro Manuali e il tecnico informatico Luca Calzolari, ai quali è stato affidato l’incarico di valutare attentamente gli aspetti della dinamica e reperire altre informazioni utili alle indagini che potrebbero essere custodite nel telefono sotto sequestro.