E’ sotto controllo la situazione delle carceri delle Regioni del Centro Italia colpite dal terremoto di questa notte.
Ne dà notizia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE attraverso il segretario generale Donato Capece. Del quale è stata diffusa una nota. “Sono costantemente in contatto con i nostri segretari regionali dell’Umbria, del Lazio, delle Marche che mi aggiornano costantemente sugli sviluppi della situazione”, spiega il leader nazionale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria. “Nel carcere di Orvieto è stato attuato puntualmente dalla Polizia Penitenziaria il piano di emergenza. I detenuti sono stati fatti uscire al centro di raccolta individuato dal piano di emergenza e difesa e sono stati muniti di coperte per la notte. Solo alle 7 di stamane sono stati fatti rientrare nelle sezioni detentive.
Ricoverato in ospedale un detenuto per un lieve malore dovuto alla paura per la forte scossa. In corso le verifiche di stabilità dell'istituto. Stessa situazione nel carcere di Perugia Capanne e nelle altre sedi coinvolte dal terremoto. In tutte queste sedi penitenziarie, è stato determinante il tempestivo intervento degli Agenti richiamati in servizio in piena notte e di quelli che vivono nelle Caserme, ai quali il Ministero della Giustizia ed il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria fa pagare l’affitto delle stanze, pur essendo questi i primi ad intervenire nelle situazioni di emergenza. E questa mi sembra davvero uno scandalo, far pagare l’affitto a chi dorme in Caserma ma per primo interviene in situazioni di emergenza come quella di questa notte.
Un plauso anche, ovviamente, ai colleghi che erano in servizio ed a quelli richiamati a casa nel cuore della notte, che si sono subito messi a disposizione raggiungendo gli istituti in fretta e assicurando, come ad Orvieto, la vigilanza dei detenuti presso i cortili dei passeggi”, conclude Capece, profondamente scosso dalla tragedia che ha colpito il Centro Italia, che esprime “il cordoglio del SAPPE alle famiglie che hanno perso i proprio cari in questa drammatica tragedia nazionale”.