Salgono a 25.000 gli sfollati dopo la fortissima scossa di 6,5 magnitudo delle 7,41 e le successive che si sono protratte ore l'intera giornata . Alle 18,50 arriva un'altra forte scossa, sembra che sia stata rilevata nelle Marche .La Protezione civile sta lavorando ancora al censimento delle persone da assistere
E lo sta facendo in stretto raccordo con i Sindaci e le sale operative delle Regioni Umbria e Marche . Resta confermato l'obiettivo di trasferire al più presto i cittadini sulla costa o nelle regioni limitrofe per garantire loro una sistemazione adeguata.
Il Dipartimento ha confermato che é “stabile il numero dei feriti e le attività di sistema sono prioritariamente orientate alle esigenze della popolazione”
Si stanno attivando i servizi alla prima assistenza a partire dallo spostamento e all'attivazione di cucine da campo .Proseguono intanto le attività di verifica sul territorio dopo la scossa recente.
Una frana ha provocato la parziale interruzione del corso del Fiume Nera, che è esondato allagando la strada di accesso a Visso, già piena di detriti. Si tratta della SP209, al confine tra Umbria e Marche. Squadre tecniche sono inoltre impegnate in una verifica speditiva delle dighe che, dai sopralluoghi svolti, non risultano aver riportato danni.
Permangono infine le criticità sulla viabilità in particolare sulle strade provinciali e i percorsi alternativi individuati sono aperti al solo transito dei mezzi di soccorso. Inoltre in Umbria sono stati trovati, in diversi centri lontani dall'epicentro del sisma, tutte le sistemazioni alberghiere necessarie al ricovero degli sfollati: Lo hanno dichiarato congiuntamente la Confcommercio e Federalberghi Umbria, spiegando di essersi attivate, subito dopo la forte scossa, in accordo con la Protezione civile, per trovare le sistemazioni. Le strutture umbre – viene sottolineato – hanno messo a disposizione centinaia e centinaia di posti letto nelle zone indicate dalla Protezione civile, ovvero Assisi, Perugia, Terni e Trasimeno, ma la gente del posto non vogliono andare in albergo e nascono le prime contestazioni perché, sostengono, che sono state tolte subito le tendopoli e nello stesso istante non vogliono assolutamente andare via. La presidente Marini sta lavorando molto per convincere i cittadini di Norcia a trasferirsi negli alloggi momentanei trovati.