La Presidente della Regione Tesei è pronta a prorogare ulteriormente l’ordinanza relativa alla chiusura delle scuole medie e superiori per fronteggiare l’aumento dei contagi da Covid-19.
Claudio Dario, direttore della Sanità regionale, parla di dati che, a dispetto del rallentamento della crescita del virus registrato negli ultimi giorni, “non depongono a favore di un allentamento dell’attenzione”.
Quindi i segnali positivi ci sono, ma non sono sufficienti: sono invece ancora instabili e troppo deboli, secondo gli esperti del nucleo epidemiologico regionale, tra cui Marco Cristofori e Carla Bietta.
Il Comitato scientifico regionale, riunito durante la giornata di ieri giovedì 9 novembre, ha parlato di una situazione sicuramente migliorata, ma ancora senza nessuna inversione della curva della crescita epidemica.
Di fatto, questa mancata inversione rende praticamente impossibile concedere nuove aperture generalizzate e meno limitazioni.
È anzi necessaria, come indicato dal Cts, un’ulteriore settimana di strette, a cui poi seguirà un’adeguata valutazione sull’andamento dell’epidemia nella nostra regione.
La proroga dell’ordinanza riguarda, oltre che lo stop alle lezioni in presenza, anche la chiusura domenicale dei supermercati e dei negozi, ad eccezione di tabaccherie, edicole e farmacie, oltre allo stop per lo sport a livello dilettantistico.
A breve, dunque, la Presidente Tesei potrebbe firmare l’ordinanza che prevede la chiusura delle scuole di primo e secondo grado fino al 29 novembre e non più fino al 21 come precedentemente previsto.
Continuerà quindi la didattica a distanza per studenti di medie e superiori, iniziata ufficialmente il 3 novembre con l’ordinanza emanata il 30 ottobre.
Proprio ieri, la consigliera regionale Paola Fioroni si era espressa a proposito della delicata situazione dei bambini e adolescenti durante la crisi sanitaria, in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza di oggi, 20 novembre.
La vice-presidente dell’Assemblea legislativa ha sottolineato la necessità e il dovere di “proteggere il presente di chi custodisce il nostro futuro: l’infanzia e l’adolescenza sono derubate dal Coronavirus”, aggiungendo che i bambini e i ragazzi “in questa pandemia stanno perdendo tempo ed opportunità, oltre che abitudini e punti di riferimento, in particolare modo nelle situazioni di fragilità”.