L’ex scuola di Case Nuove a Perugia è abbandonata e cade a pezzi, ma presto approderà a nuova vita. Dai residenti della zona è considerata un pericolo, visto che non ci sono recinzioni ed è accessibile a tutti dall’esterno. Vi sono aree giochi per bambini e la cosa più preoccupante è il fatto che a pochi metri è operativo il cantiere del nuovo edificio scolastico (la cui inaugurazione è annunciata con la prima campanella, il 12 settembre). Fili elettrici penzolanti, pezzi di tetto che vengono giù. Il vecchio plesso è un ricettacolo di rifiuti, scarti edilizi, senza protezione alcuna. Le porte d’ingresso sono sbarrate ma da dietro si può entrare: una finestra è stata spaccata ed è facile accedere, saltandola (è a piano terra). Dentro ad una di quelle che sono state un tempo aule didattiche incontriamo una ventina di bottiglie di birra vuote, segno di bivacchi, e rifiuti vari ammassati. E’ dal 2014 che lo stabile, negli ultimi anni diventato sede di associazioni culturali, sportive e ricreative, è stato dichiarato inagibile. Ma ora qualcosa si sta muovendo. David Ricci, vicepresidente della polisportiva Case Nuove che gestiva la struttura prima di essere dichiarata inagibile, interviene nella polemica scatenata a mezzo social (Facebook) dai piddini e fa presente che “da tempo con varie riunioni di cui l’ultima lunedì scorso, è stato avviato un iter progettuale per il recupero e soprattutto la messa in sicurezza dell’intera area. La dirigenza della polisportiva per il momento ha trovato piena disponibilità dell’amministrazione pubblica nel trasformare in risorsa quello che attualmente è un problema”. Il progetto che la polisportiva sta per consegnare al Comune è quello di una casa dell’associazionismo.
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