Un minuto di raccoglimento per le vittime delle stragi di Parigi di venerdì scorso è stato rispettato questa mattina dal Consiglio regionale dell’Umbria che aveva ascoltato un breve discorso della presidente dell’assemblea regionale Donatella Porzi che aveva espresso il cordoglio e la solidarietà di tutti gli umbri per le vittime della tragedia parigina e per le loro famiglie.
“Quanto accaduto tre giorni fa ha colpito non solo Parigi – ha detto Porzi – ma tutti quelli che, come noi, hanno assunto la democrazia, la libertà , la tolleranza, l'uguaglianza come valori assoluti, fondamento intangibile del nostro vivere civile. Il lutto e il dolore per i tanti morti e la speranza in un esito positivo della sorte delle centinaia di feriti li sentiamo forti nel profondo del nostro animo e delle nostre coscienze di donne e uomini liberi. Ci stringiamo perciò intorno alla Francia, ai Parigini e alle loro istituzioni ed esprimiamo il nostro cordoglio, insieme alla rinnovata volontà politica e istituzionale di contribuire a difendere e contrastare, nella maniera più ferma ed efficace, chi vuol seminare morte e distruzione nelle nostre comunità.
Perchè gli assassini dell'Is hanno portato l'orrore della loro violenza cieca e sconcertante dentro la nostra vita, quella di tutti giorni, con l''obiettivo di produrre paura e insicurezza assolute. Ma se questo e'' il loro fine, noi tutti, istituzioni, forze politiche e sociali, cittadini, dobbiamo opporre il baluardo della nostra civiltà democratica”. “E anche dall'Umbria, che in questa Assemblea legislativa è rappresentata al più alto livello – ha sottolineato la presidente del consiglio regionale – deve partire un forte e chiaro messaggio unitario contro il terrorismo: odio e violenza non prevarranno!
Perché i valori profondi della nostra Repubblica democratica, che qui noi tutti interpretiamo con l' attività quotidiana per la costruzione del bene comune, costituiscono un baluardo inespugnabile”. “Ciò che si è prodotto a Parigi – ha ribadito Porzi – è un vero e proprio crimine contro l'umanità, percheégli assassini dell'autoproclamato Stato islamico non sono altro che sanguinari esecutori di una aberrante deviazione pseudo-religiosa che giustifica la violenza e l'omicidio in nome di Dio. Ma chi agisce in questo modo in nome e per conto di Dio, come ha ricordato l'altro giorno Papa Francesco nega e bestemmia quel Dio di cui vorrebbe invece rendere testimonianza.
Rispetto a ciò non possiamo che raccogliere con attenzione e favore le parole di condanna e ripulsa che provengono dalle comunità religiose islamiche che vivono nelle nostre città europee, perché , chi ci è nemico oggi è tale anche per quei tantissimi cittadini stranieri che, anche qui in Umbria, vivono nel rispetto pieno delle regole della nostra democrazia. Quella che abbiamo di fronte oggi, come ha ricordato ieri il presidente Hollande, non è una battaglia di civiltà, perché i terroristi dell'Is non ne sono portatori, sono negatori della civiltà. Ma i fatti di Parigi ci hanno tolto serenità, incrinato fortemente il normale senso di sicurezza in cui viviamo. E' necessario, perciò, che le Istituzioni proseguano nelle azioni di prevenzione e contrasto che a tutti i livelli – polizia, intelligence e militare – si stanno portando avanti e rafforzando ulteriormente in questi giorni, in vista anche del delicato periodo che ci attende sul fronte della sicurezza, con l''imminente avvio del Giubileo”.
“Noi – ha concluso Porzi – dovremo fare per intero la nostra parte, assicurando come sempre, e sempre di più e meglio, il corretto svolgersi della vita delle nostre istituzioni, per garantire un livello di governo che testimoni e rinsaldi le basi condivise del nostro vivere civile. Anche questo è un modo efficace per dimostrare che le libertà' repubblicane sono più forti di qualsiasi nemico”.