Di Walter Leti – La sala multimediale del Centro Ospedaliero di Riabilitazione Intensiva di Passignano sul Trasimeno (CORI) è stata testimone di un evento particolarmente importante lo scorso 11 novembre. Nell’occasione si sono riuniti i rappresentanti di numerose organizzazioni di volontariato, oltre a figure istituzionali USL e territoriali rilevanti quali il Sindaco di Passignano Ermanno Rossi, il Direttore Sanitario dell’USL Umbria 1 Prof. Pasquale Parise, il Responsabile medico dei presidi ospedalieri del Trasimeno Dott. Stefano Lentini e il Presidente dell’Avis di Passignano Mauro Morarelli, oltre naturalmente Dott. Maurizio Massucci, Direttore del CORI.
Oggetto dell’incontro è stata la donazione da parte di una famiglia del territorio del Trasimeno, attraverso l’Avis locale, di importanti attrezzature tecnologiche destinate a supportare ulteriormente il livello di eccellenza del Centro, vero fiore all’occhiello della sanità umbra. Nel suo intervento il sindaco si è detto lieto di essere presente all’evento e ha rivolto un ringraziamento alla famiglia benefattrice per l’importante donazione.
Il Prof. Parise, dal canto suo, ha sottolineato la qualità del CORI, diventato ormai una struttura di rilievo nazionale. Fra le altre cose il dirigente USL ha richiamato l’attenzione sulla necessità di incrementare gli investimenti in ambito sanitario. Attualmente i finanziamenti si attestano su valori del 6,4% – 6,5 % del Prodotto Interno Lordo a fronte dell’8% della media europea. C’è stato negli ultimi anni, afferma il Prof. Parise, un calo considerevole nella disponibilità di risorse, tale da mettere a rischio la qualità dell’assistenza medica. In questo quadro assume particolare valenza il coinvolgimento delle associazioni di volontariato e di privati che generosamente compiono donazioni.
A quest’ultima considerazione si è riallacciato il Dott. Maurizio Massucci che ha espresso il suo “grazie” a coloro che hanno fatto la donazione e ha proseguito richiamando la sua esperienza di direttore della struttura, 13 anni vissuti intensamente attraverso un’attività snodatasi fra difficoltà e gratificazioni, a vantaggio di persone che hanno visto la propria vita scompaginata dalla malattia e che all’improvviso si sono trovate ad affrontare, insieme ai propri familiari, l’incertezza del futuro. Particolare attenzione, afferma Massucci, viene posta nel CORI al rapporto fra il team terapeutico e i pazienti, improntato, oltre che alla necessaria professionalità, a una relazione fatta di dialogo e condivisione con il malato, sì da individuarne congiuntamente il percorso di riabilitazione. In questo contesto si collocano alcune recenti iniziative, come la creazione della sala multimediale, dove ha trovato posto una biblioteca donata dai Lyons, da cui i pazienti possono prelevare i libri gratuitamente. Inoltre, una volta a settimana, viene effettuata da volontari la lettura ad alta voce di un brano letterario. Si crea in tal modo un’atmosfera favorevole alla comunione fra le persone e se ne allevia lo stress della routine riabilitativa.
Quanto alla strumentazione donata, il Dott. Massucci ha illustrato le caratteristiche di un lettino Bobath, in grado di effettuare ogni tipo di movimento utile per l’attività terapeutica. Altra apparecchiatura di rilievo è il Kinetec, un movimentatore delle articolazioni degli arti inferiori, una sorta di robot ante litteram da utilizzare dopo gli interventi di protesi d’anca, di ginocchio o di caviglia. Le restanti donazioni consistono in un elettrostimolatore utile a ripristinare il trofismo iniziale dei muscoli, rimasti indeboliti a causa della malattia e in alcuni saturimetri, strumenti in grado di verificare l’efficacia dell’ossigenazione del sangue. In conclusione del suo intervento il Direttore del CORI ha auspicato un’alleanza sempre più stretta fra gli attori che operano nell’ambito della riabilitazione intensiva, Municipio e associazioni di volontariato in primis.