C’è chi dall’Umbria se ne va in trasferta nella vicina Toscana per fare il vaccino anti-Covid19. La Regione Toscana ammette infatti gli umbri nelle liste dei riservisti del vaccino. Il caso è stato denunciato dal sindaco della vicina Città di Castello, nonché presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta, che ha affermato: “Mentre in Italia si parla di iniziare a coinvolgere i quarantenni, in Umbria non risulta essere neanche partita la somministrazione dei sieri anti-Covid19 alla fascia di età 60-69 anni, che attualmente nemmeno si possono prenotare. Desta per questo sconcerto e sa di beffa il fatto che alcune persone di Città di Castello mi abbiano segnalato di aver effettuato il vaccino in terra toscana”.
“Nella vicina Sansepolcro – ha spiegato – e in altre città limitrofe al confine con l’Umbria, perché sembra che vi siano dosi in quantità superiore al fabbisogno attuale dei residenti in quei territori”.
Il sindaco ha quindi rivolto “un ulteriore appello alla Regione Umbria perché questa situazione della vaccinazione si risolva”.
“La nostra solidarietà – prosegue il sindaco – va agli operatori sanitari che con grande abnegazione lavorano nei centri vaccinali della nostra città, pronti a offrire la loro prestazione professionale, ma in ovvia e incolpevole difficoltà se mancano i sieri”.