Era anche conosciuto come la “vedetta di via Adriatica” a Ponte S.Giovanni, infatti dal suo negozio di macelleria “FEP-Carni”, alla confluenza di via S.Bartolomeo con via Adriatica, era attento sì al lavoro e alla clientela, ma non gli sfuggiva quanto accadeva in zona, pronto a segnalarlo alla stampa e a chi di dovere: controllo delle strisce pedonali, il via-vai nei palazzi della vergogna, i tombini intasati, le erbacce sui marciapiedi. E a questo proposito aveva programmato per lunedì 1° giugno, giorno di chiusura del negozio, di imbracciare il suo rasaerba e tagliare le erbacce ai lati del breve tratto di strada che collega via Manzoni con via Adriatica, con il pensiero alle persone anziane che da tempo erano costrette a passare sulla strada molto transitata e proprio di fronte al negozio.Un malore fulminante lo ha colpito sabato sera attorno all’ora di chiusura. Il figlio Luca ha chiamato subito il 118 ma a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione.
Se ne è andato così all’improvviso Giorgio Fiorini che proprio di recente aveva rilevato insieme con il figlio Luca l’attività della storica macelleria FEP-Carni dei F.lli Pagliacci di cui era stato collaboratore e socio per oltre 40 anni.
La notizia ha destato enorme impressione e si si è sparsa in un baleno a Ponte San Giovanni dove Giorgio è conosciuto per la sua generosità, per la sua onestà e per la sua giovialità nel servire la clientela non solo locale ma proveniente anche da molte località del centro Italia.
Anche la Pro Ponte è vicina alla famiglia ricordando la disponibilità di Giorgio ogni volta che gli erano richieste le sue specialità e in particolare il suo mitico “maialino in porchetta” per gli appuntamenti sociali e gastronomici dell’Associazione di via Tramontani.
Gino Goti