L’Umbria è in testa alla classifica delle regioni più costose, con un’inflazione a +0,5% tra maggio e giugno 2020. Lo ha reso noto l’Istat pubblicando i dati dei prezzi al consumo delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti. In termini di maggior spesa su una stima tendenziale annuale, in base a un’elaborazione dell’Unione consumatori, in Umbria si registra un’impennata del costo della vita pari a 117 euro in più all’anno.
Occorre a tal proposito ricordare che su base annua in Italia l’inflazione è calata dello 0,2%. L’Unione dei consumatori analizzando gli stessi dati rileva come in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care, c’è Perugia, con un’inflazione pari a +0,7%, che determina un relativo aggravio annuo di spesa pari a 167 euro.