Il presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni ha deciso di tenere i soldi nel cassetto ed aspettare che si chiarisca la situazione del completamento della Quadrilatero perché, tra rischi di fallimento della committente Astaldi e sblocco grandi opere, si rischia di buttare soldi dalla finestra.
Così i 6 milioni di euro promessi sono per il momento accantonati ma questo comporta ulteriori ritardi poiché per il momento potrebbero essere ultimate le opere accessorie e riattivati i cantieri, come avvenuto ad esempio nel Fabrianese.
Intanto si fa sentire anche il comitato creditore che, per bocca di Corrado Bocci di Pav.i srl, in una nota chiarisce la propria posizione. “Dopo tutti questi mesi non comprendiamo perché non ci si voglia mettere intorno a un tavolo prendendo in considerazione alcune proposte possibili. Ipotesi che non facciano ricadere solo su di noi le conseguenze di una vicenda che, per come sono andati i fatti, non dipende proprio da noi”.
Ma per sbloccare la situazione il tribunale di Roma deve avallare il piano di risanamento di Astaldi ma non si è ancora pronunciato e le difficoltà per le imprese aumentano.
Gli imprenditori umbri non vogliono fare la fine di un’impresa marchigiana di movimento terra, che occupava 70 addetti coinvolta nei lavori del Quadrilatero, e fallita con un buco di 8 milioni.