L’incontro al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha dato buon esito in quanto gli ammortizzatori sociali sono stati approvati nei confronti dei lavoratori danneggiati dalla chiusura della E 45 per il sequestro del viadotto Puleto ritenuto pericoloso.
Erano presenti tecnici e figure politiche di tutte e tre le Regioni coinvolte da questa problematica ed i sindaci dei territori interessati che hanno affermato che “c’è la garanzia della cassa integrazione in deroga per quello che riguarda imprese, lavoratori e famiglie previa definizione del bacino della superstrada che ha subito la penalizzazione economica e anche dalla successiva riapertura al solo traffico leggero. Deve essere individuata con precisione l’area su cui intervenire senza dimenticare, però, che per i lavoratori autonomi la cassa in deroga scatterà solo in caso di sospensione dell’attività”.
L’intervento economico durerà 180 giorni, ma potrebbe anche essere retroattivo.
“Quello che abbiamo notat, è la voglia di dare un’accelerata, aggiunge il vicesindaco di Pieve, Marcelli, inserendo alla prima occasione utile le misure per le zone svantaggiate dalla chiusura della E45. Potrebbe essere questione di giorni, seppure presto deve essere affrontato anche il capitolo dell’emergenza nazionale”.
Non è stata invece accettata la richiesta di emergenza nazionale, ritenuta eccessiva dal Ministero.