Di Alberto Laganà – Il reddito di cittadinanza aiuterà indirettamente anche molti comuni umbri oberati da richieste di aiuto economico da parte di cittadini indigenti, sfrattati per morosità o che hanno perso il lavoro e con il problema quotidiano assillante di sfamare la propria famiglia. Le casse comunali sono un po’ dovunque esangui, non ce la fanno più a rispondere ai tanti appelli che vengono dai propri cittadini.
E’ perciò incomprensibile che esponenti della sinistra, a partire dalla presidente della Regione, fino ad altri settori politici di destra si scaglino contro questo strumento di equità.
Non si può pensare che la soluzione di questo problema sia lasciato solo alla Caritas o ai fondi europei così il Comune ha speso oltre 100 mila euro di propri fondi per sostenere le persone interessate da quella che è chiamata “morosità incolpevole”, famiglie in affitto e che per cause diverse si sono ritrovate nell’impossibilità di pagare il canone di locazione e di conseguenza sono state sfrattate.
Altre risorse pubbliche sono state assegnate per gli anziani non autosufficienti che non hanno i mezzi per pagare interamente la retta in case di riposo.
In futuro poi l’amministrazione comunale pensa di utilizzare, con un ritardo ventennale rispetto alla proposta avanzata a suo tempo, il parco fluviale Hoffman per realizzare una serie di orti urbani come avviene in altre città umbre dove gli anziani del quartiere possano occupare il proprio tempo libero autoproducendo verdure ed altri prodotti della terra. Il progetto ambizioso perché potrebbe produrre qualche posto di lavoro e potrebbe essere un esperimento replicabile in altre zone.
Del resto il parco Hoffmann, dopo varie gestioni finite male così come i vari bandi d’affidamento, è praticamente in abbandono mentre è un valido polmone verde da utilizzare al meglio magari coinvolgendo anche le scuole.