I Carabinieri di Foligno hanno effettuato numerosi controlli concentrati sia sulle arterie principali che nei quartieri periferici della città della Quintana. Obbiettivi primari sono stati l’identificazione di soggetti, la prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio e inerenti le sostanze stupefacenti.
I servizi hanno visto la partecipazione dei militari della Compagnia d’intervento operativo del 6° Battaglione “Toscana” che, su disposizione del Comandante Provinciale di Perugia, hanno affiancato i Carabinieri della Compagnia di Foligno nei servizi di controllo del territorio. Il personale di detto reparto è interamente costituito da militari selezionati attraverso un addestramento svolto presso la Scuola Marescialli di Velletri, improntato alla difesa personale e alle tecniche di disarmo, al tiro operativo e di emergenza, nonché alle tecniche antisommossa e non utilizzano le normali uniformi in uso all'Arma territoriale, ma adoperano una particolare uniforme operativa.
In particolare sono stati controllati otto esercizi commerciali, identificate 117 persone di cui 5 segnalate alla Prefettura di Perugia quali assuntori di sostanze stupefacenti, due soggetti denunciati alla Procura della Repubblica di Spoleto, rispettivamente un tunisino per reati inerenti la normativa sull’immigrazione poiché sprovvisto di valido titolo di soggiorno ed un cittadino italiano per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti a cui è stata anche ritirata la patente di guida. Nel contempo sono stati controllati 45 automezzi di cui 2 sottoposti a sequestro poiché sprovvisti di copertura assicurativa e 5 contravvenzioni elevate inerenti varie violazioni sulla circolazione stradale. Nel corso dei controlli agli esercizi pubblici sono state contestate ai titolari di due locali commerciali
del centro di Foligno diverse contravvenzioni per violazioni amministrative. Nel corso di tali controlli inoltre, una donna ecuadoregna avventrice di uno dei predetti locali, in grave stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcool, è stata tratta in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e posta agli arresti domiciliari poiché alla richiesta di uno degli operanti di fornire le proprie generalità, la stessa ha opposto secco rifiuto colpendolo violentemente al volto con un pugno. L’udienza di convalida svoltasi il giorno seguente presso il Tribunale di Spoleto ha confermato la condotta delittuosa della quarantatreenne che, in quella stessa sede ha patteggiato la pena di 4 mesi di reclusione.