La discarica di Colognola, dopo le conclusioni delle indagini da parte della Procura della Repubblica, è oggetto di interpellanze e interrogazioni da parte delle minoranze in Consiglio comunale.
Come riporta La Nazione, in particolare il gruppo consiliare M5S (Rughi, Salciarini e Sara Mariucci) ha posto l’attenzione su un argomento che ricorre da tempo nelle sedi ufficiali: la mancata e obbligatoria costituizione del così detto fondo post mortem, calcolato in 4 milioni e mezzo di euro.
«Fondo – si legge nel documento del M5S – che il decreto legislativo 36/2003 impone obbligatoriamente di accantonare durante il periodo di gestione operativa, attraverso i ricavi della gestione (smaltimento rifiuti)».
Dopo aver rilevato che «la tariffa applicata è inclusiva di tali accantonamenti, che devono essere riportati in bilancio e devono andare a costituire un fondo» specifico, Rughi, Salciarini e Sara Mariucci chiedono al sindaco e alla Giunta «se, qualora riscontrato, non siano mai stati presi provvedimenti nelle opportune sedi sul mancato fondo accantonato dalle precedenti amministrazioni e se l’attuale amministrazione intende quantificare questo ammanco prevedendo un eventuale danno erariale». A titolo di cronaca le amministrazioni comunali dal 2003 ad oggi sono state guidate dai Sindaci Goracci, Maria Cristina Ercoli, Diego Guerrini, un anno (201314) di gestione commissariale e dal 2014 dal sindaco Stirati, sotto il quale sono cominciati i primi accantonamenti. Il M5 S chiede poi di conoscere i motivi per i guaii «i maggiori introiti derivati da una migliore misurazione dei volumi, non sono stati investiti tutti sulla messa in sicurezza e chiusura della discarica stessa». Esprime perplessità sulla richiesta dell’ampliamento «viste le difficoltà emerse».
Molto critico il consigliere del Prc-Gubbio Libera Pavilio Lupini secondo il quale sindaco e giunta «nel voler fare cassa, hanno accumulato numerose responsabilità politiche».
In tema di accantonamenti rileva che «la nuova Giunta ha incassato circa tre milioni di euro ed ha accantonato per il post mortem circa 250 mila euro, cioè una percentuale insignificante».
Infine da parte sua Francesco Gagliardi, consigliere del centrodestra eugubino, sollecita la «revoca degli incarichi di gestione» e ulteriori «verifiche interne alla discarica».